Ci stiamo rapidamente avvicinando alla Pasqua . Mi sembra ieri che sfornavo panettoni ad personam e cercavo di sfoltire la kilometrica lista di attesa…ed eccoci già arrivati alla festa comandata successiva. Questa volta però ho deciso ,dopo una estenuante riunione di gabinetto con i familiari, di non addentrarmi nella produzione a catena stile Ford della colomba. Non ho tempo, non ho voglia e non desidero avere tentazioni a vista d’occhio. E poi mica Pasqua è solo colomba! Anzi, chi si è inventato questa trovata commerciale dell’uccello mandorlato? Ogni regione ha i suoi manicaretti primaverili originali e legati al territorio e allora prepariamo quelli e lasciamo alle industrie la noia del confezionamento di dolci tutti uguali e senza storia .
Dietro richiesta della mia amica e collega blogger Betta, ho ripiegato sulla pastiera che sì, ok, non è marchigiana però è uno dei veri simboli della Pasqua come la intendo io:strapiena, traboccante di gusto ma veloce da realizzare e perfetta per la gitarella fuoriporta di Pasquetta. Non vi sto neanche a dire che io l’ho personalizzata dandole un tocco asiatico…tanto oramai sapete della mia idolatria verso le spezie in generale.Vi spiego subito come l’ho preparata senza perdermi in elucubrazioni e giri di parole.Pronte/i?
LA PASTIERA DI ORZO
per la frolla “Montersino”:
- 250 g di farina di farro bianca
- 250 g di farina tipo 2
- 250 g di zucchero di canna
- 130 g di acqua
- 70 g olio di germe di mais
- 70 g di olio evo
- 12 g di lievito per dolci
- 2 cucchiaini di scorza di agrumi misti secchi (fatta in casa) oppure vaniglia
per il ripieno:
- 130 g(pesato da crudo)di orzo mondo cotto in acqua
- 300 g di zucchero di canna (250 per la crema di tofu e 50 per la crema pasticcera)
- 2 cucchiaini di polvere di agrumi secca fatta in casa
- 8 gocce di olio essenziale di arancia dolce
- 2 cucchiai rasi di fecola di patate
- 250 g di tofu (sostuibile con tofu burmese) o ricotta di soia o di mandorle
- 100 di di uvetta o gocce di cioccolato
- 1 cucchiaino colmo di vaniglia in polvere
- 1 cucchiaino colmo di cinque spezie cinesi(liquirizia,polvere di mandarino,cannella,anice stellata,chiodi di garofano)
- 30 g di olio di cocco vergine
- 500 ml di latte di mandorla non dolcificato o latte di riso o avena
Per la frolla: miscelare le polveri tra loro e a parte i liquidi.Unire e impastare fino a formare una palla da mettere a rassodare in freezer ( in questo modo raggiungerà la consistenza di una frolla al burro).
Per il ripieno bisogna procedere a steps:
- crema pasticcera veloce:sciogliere a freddo in un pentolino la fecola con 50 g di zucchero, una scorza di limone e 250 ml di latte vegetale.Una volta sciolti eventuali grumi,portare sul fuoco e sempre mescolando far addensare bene. Il composto risulterà molto più corposo di una normale crema.
- Crema di orzo: ricuocere l’orzo già lessato con il latte restante, l’olio di cocco, la cannella, le spezie cinesi, la vaniglia, la polvere di agrumi e l’olio essenziale.Far cuocere 15 minuti e poi spegnere e lasciar freddare.
- Crema di tofu: mixare il tofu con 250 di zucchero fino ad avere un composto gonfio e liscio.
Riprendere la frolla dal freezer, tagliarne i 2/3 e rivestirvi una teglia da pastiera di 28 cm di diametro.In una terrina, mescolare la crema di orzo fredda, la pasticcera e la crema di tofu aggiungendovi uvetta o cioccolato e se troppo densa un goccio di latte vegetale. La farcitura dovrà rimanere solida e non essere troppo liquida. Farcire il guscio di frolla con tutto il ripieno. Rivestire con le classiche strisce incrociate e cuocere in forno per 45 minuti a 180 °C.
Far freddare un giorno prima di consumarla in modo da permettere la perfetta simbiosi dei sapori.
P.S: questa è l’unica ricetta in cui ho usato soia.Ma vi consiglio di provare con la ricotta di mandorle.
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