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TAGLIATELLE ALLE CAPPEVIVE

20150214_123501Oggi propongo in menù un primo piatto , fatto in realtà tempo fa ma ancora non dimenticato, dal sapore marino pungente e forte e realizzato senza alcuna crudeltà nella lista ingredienti e tanto meno nell’esecuzione.Anzi, una crudeltà c’è eccome: il non poterne più godere ora che la sottoscritta, io me medesima Karin, è in regime glutenfree forzato dopo grave segno di non sopportazione dello stesso. In realtà la pasta non l’ho mai amata per cui rinunciarci o sostituirla con quella senza glutine non sarà poi tanto difficile. L’ho detto e lo ribadisco:io sono per I CEREALI così come mamma natura li ha fatti.

Questa piramide perfetta è riuscita a conquistare perfino il palato ostinato della materfamilias, sempre molto guardinga delle mie sperimentazioni e nemica giurata delle alghe. Quindi, non abbiate remore e proponetela anche ai più scettici dei commensali…magari, consiglio spassionato,elencate gli ingredienti segreti solo alla fine…così potrete pure farvi 4 fragorose risate di fronte allo sbianchimento delle gote dei bencapitati…sapete,  ste famigerate alghe che effetto strano fanno!

TAGLIATELLE ALLE CAPPEVIVE

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  • gambi di 10 funghi cardoncelli
  • salsa di soia qb
  • olio di lino estratto a freddo qb
  • 1 cucchiaio di capperi dissalati e tritati
  • 1 cucchiaio di anacardi ridotti a farina
  • 15 pomodorini datterini
  • succo di 1/4 di limone
  • un pugno di alghe miste ammollate (hijiki,kombu e nori)
  • timo ed erba cipollina fresca.

Tagliare a rondelle i gambi di funghi e passarle in padella con olio e un goccino di salsa di soia.Far caramellare e ritirare dal fuoco.Nella stessa padella rosolare in un goccino di olio uno spicchio d’aglio per chi lo tollera,i capperi , i datterini e le alghe tritate finissime. Non salare. Sfumare a piacere con del vino bianco secco vegan. Nel contempo cuocere la pasta e scolarla ancora al dente.Terminare la cottura delle tagliatelle in padella aggiungendo l’acqua di ammollo delle alghe, il succo di limone e la farina di anacardi per aiutare la mantecatura. A fuoco spento,unire le erbette tritate e servire.

Insalata tiepida ai 3 cereali al finocchietto marino

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Non posso definirmi una grande pastaiola.No,il termine non mi calza.Affatto.Però adoro il cereale in chicco, cioè nella sua forma più dura,grezza,naturale.Amo lavorarlo io, creare parure di colori accattivanti e di sapori inconsuenti. Mi piace mescolare fragranze mediterranee con odori pungenti più esotici.Insomma preferisco la sostanza, perchè la forma del piatto la plasmo IO.Come in questo caso in cui ho ricreato al palato la Sicilia come la immagino io:fresca,agrumata e selvaggia.

                                 Insalata tiepida ai 3 cereali al finocchietto marino :

Ho lessato al dente circa 200 g di misto avena-orzo-riso portandoli a cottura.Nel frattempo ho velocemente saltato in padella uno scalogno e 2 carote tritati a mirepoix con un filo d’olio e il doppio di acqua per evitare il soffritto.Ho poi aggiunto un mazzo di finocchietto selvatico anch’esso tritato finissimo e un battutto di olive verdi (circa 2 cucchiai).Dopo 5 minuti di salti in padella (ok,ok, fate pure la battuta)ho sfumato con il succo di mezzo limone.Un pizzico di sale a condire e alla fine ho arricchito con 2 manciate di uvetta e 2 cucchiai di mix di alghe miste a ricordare il mare.Ho tostato 30 g di pinoli separatamente. Ho assemblato il tutto,condito con olio evo a crudo,scorza grattata di limone e granella di carasau tostato al forno a conferire la nota croccante.

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Di Crudo in Cotto!

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La verdura, per quanto mi riguarda, non l’ho mai considerata, nemmeno in passato, un contorno ma è sempre stata la protagonista principale , e più di una volta solista, dei miei pasti.Ma come ho di già ribadito nei precedenti posts,devo inventarmi sempre originali presentazioni e condimenti in modo da renderla ogni volta una gioiosa scoperta per il palato. Mi reputo una sorta di stilista della verdura: adoro cambiarla d’abito e renderla a volte irriconoscibile o ammantarla sotto veli impalpabili di odori esotici, mi piace confezionarle vestiti di alta moda o puntare sulla semplicità elegante con più o meno usuali abbinamenti di erbe o frutta secca. Così oggi, presento 2 piatti forti interamente vegetali,uno crudo ed uno cotto, magari da portare in tavola nei giorni di festa.Per rimanere leggeri e senza rimpiangere preparazioni più laboriose per lo stomaco.Io sono appagata.Ora provatele e per un po’  starete con la pace dei sensi (gustativo e visivo e olfattivo) anche voi.

CROCIFERATA GINGER&HAZ

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  • Pari peso tra broccoletti siciliani,cavolfiore verde e cavoletti di Bruxelles cotti tutti a vapore
  • 150 g di nocciole tostate e tritate grossolanamente
  • 2 scalogni
  • olio alla liquirizia,zenzero fresco,sale qb.

Una volta cotte le verdure al dente,rosolare in padella con olio gli scalogni e le nocciole e poi condirvi la verdurata.Salare a piacere e completare con una grattata molto abbondante di zenzero fresco.A piacere aggiungere anche curcuma e paprika affumicata in polvere per incrementare la portata antitumorale del piatto e la presenza scenica.

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NSALATA SICILIANA AL SALE SENAPATO

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  • 2 finocchi
  • 1 arancia tarocco
  • 100 g di olive verdi
  • un filo di evo e un
  • goccio di aceto di riso
  • un cucchiaio di mix di alghe secche
  • senape gialla in grani

Preparare l’insalata con tutti gli ingredienti e condirla con il sale senapato che si ottiene così:far tostare in padella chicchi di senape fino a percepirne l’odore,e pestarli poi al mortaio con un cucchiaino di sale.

 

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